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SINAPSI – diventa parte della “rete”

Istallazione artistica a cura di Irene Pecorini

L’opera, realizzata all’interno del progetto Spacciamo Culture interdette, sarà esposta il 21 Maggio 2023 a San Salvi con un programma di “diffusione” in tre sedi universitarie del Comune di Firenze:
Biblioteca del Dipartimento di Architettura – Via Pierantonio Micheli 2
Sede della facoltà di psicologia – Via della Torretta 16
Sede dell’Accademia delle belle arti – Piazza san marco

Il progetto Spacciamo Culture interdette nasce per dare la possibilità a giovani artisti e artiste di esprimere, attraverso diversi linguaggi, suggestioni sul processo di rigenerazione dell’area, in un anno così importante che ha visto l’approvazione del nuovo piano operativo del Comune di Firenze. Questo vede importanti novità per l’area dell’ex-manicomio di San Salvi identificata come una delle principali aree di trasformazione del P.O. 2023. Un’opportunità unica per pensare un nuovo futuro del parco da restituire alla città grazie al contributo di giovani artisti e studenti del dipartimento di architettura (DIDA) e dell’Accademia di belle arti di Firenze.

Tutti i cittadini hanno diritto a presentare osservazioni al piano operativo entro il 26 Giugno 2023 seguendo la procedura qui indicata.

Dove trovare l’istallazione



SCARICA E CONSULTA LE SCHEDE DEL PIANO OPERATIVO RELATIVE ALL’AREA DI SAN SALVI

Diventa parte della rete e lascia la tua visione per il futuro di San Salvi*

Per rendere ufficiale le tue proposte ricordati che è necessario presentare al Comune un’ osservazione al Piano operativo secondo le seguenti istruzioni entro il 26 Giugno 2023

10 commenti su “SINAPSI – diventa parte della “rete””

  1. Idea originale e fantastica. Senza dubbio la migliore installazione di questo progetto, la più innovativa e coinvolgente.

  2. Giovanni Amato

    Dare nuova vita alle decine di edifici trascurati e lasciati a loro stessi, adibendoli a laboratori e spazi artistici ( diversi linguaggi espressivi, dalla pittura alla musica) per tutti gli studenti e non che hanno voglia e bisogno di lavorare e creare.
    Mostre, eventi…

  3. Spazi abbandonati che hanno un grandissimo potenziale. Ad esempio l’accademia di belle arti di Firenze gemellata al comune potrebbe attivarsi sul creare spazi, mini laboratori nel quale gli studenti potrebbero trovare un luogo dove produrre e creare. Basterebbe ristrutturare anche solo due degli edifici abbandonati e una volta creati gli spazi chiedere anche un prezzo forfait di 50€ al mese in modo anche da garantire la manutenzione dei luoghi.

  4. Alcuni immobili potrebbero essere utilizzati per l’accoglienza temporanea di studenti con contratti dal canone “low cost” .
    Le aree verdi potrebbero essere riqualificate con attrezzature per svolgere attività all’ aperto ( altalene e scivoli per i più piccoli; attrezzature fitness per i più grandi ).

  5. Beatrice Landi

    Esperienza che tocca nel profondo.
    Grazie !
    La mia proposta è includere in questo progetto di ribaltamento chi si opera affinché giovani e meno giovani abbiano uno spazio di rinascinata.
    Il centro di solidarietà di Firenze ad esempio .
    Chi non conosce Don Giacomo Stinghi passionario attivista che dagli anni ’80 si è adoperato per il recupero di tanti.
    Il Ceis( Centro di solidarietà di Firenze) ha diversi progetti: mi viene in mente il ” Progetto Ponterosso” referente Andrea Mirannalti.
    Sarebbe bello che questi ragazzi avessero uno spazio .
    SPACCIAMO CULTURE interdette!

  6. istallazione molto interessante , ottimi spunti di riflessione. Di gran lunga l idea più suggestiva

  7. Grazie per aver condiviso questo lavoro con noi.
    Si vede che l’opera è studiata nel singolo dettaglio.

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