La stoltezza, l’errore, il peccato, l’avarizia
occupano i nostri spiriti, sfibrano i nostri corpi,
e noi alimentiamo i nostri amabili rimorsi
come i mendicanti nutrono i loro pidocchi.
compagnia Chille de la balanza
scrittura scenica: Claudio Ascoli
con: Claudio Ascoli, Paolo Cingolani, Tommaso Ferrini, Silvia Licciardo, Matteo Pecorini, Sara Sicuro, Rosario Terrone, Chiara Zavattaro;
e la partecipazione di: Michela Landi, Lorenzo Bastida, Valeria Ferretti
musiche originali: Tommaso Ferrini
coreografie: Paolo Cingolani, Sara Sicuro
costumi: Sissi Abbondanza
video e foto: Cristina Giaquinta
suono e luci: Francesco Lascialfari Teresa Palminiello
Serata Baudelaire, progetto creato e diretto da Claudio Ascoli, si interroga sul rapporto tra Baudelaire e la modernità, argomento oggi quanto mai attuale in un momento in cui tanti sono gli interrogativi sulla società contemporanea. Il termine modernità (modernité) fu coniato proprio da Baudelaire. Per il Poeta, designa la sfuggevole ed effimera esperienza della vita condotta nella metropoli e nella città, e anche la responsabilità che l’arte ha di catturare quell’esperienza e di esprimerla nelle forme più disparate, suggestive e originali. Baudelaire vede nella metropoli che lo circonda non solo la decadenza dell’uomo ma anche una misteriosa bellezza fino ad allora mai scoperta. Il problema che si pone è come sia possibile la poesia in una società già allora così commercializzata e tecnicizzata. Per lui l’atto che conduce alla poesia pura si chiama lavoro, ed è metodica costruzione di un’architettura. I fiori del male non vogliono essere una raccolta di poesie, ma un’opera che ha un inizio, uno svolgimento (anche se davvero singolare!) e una fine. Serata Baudelaire si muove nella stessa direzione.
Nel 2021 cade il bicentenario della nascita di uno dei massimi poeti dell’età moderna: Charles Baudelaire, autore de “I fiori del male”.
Sul poeta realizzammo una messinscena itinerante all’inizio della residenza nell’ex-manicomio di San Salvi nel 1998: un piccolo-grande evento con oltre 70 repliche, tutto esaurito. Ritornare al poeta dello spleen è un piacevole dovere!
A Baudelaire, abbiamo dedicato la Giornata mondiale della Poesia il 21 marzo 2021, realizzando una lettura collettiva on line sulla pagina fb, con presenze anche internazionali e riscuotendo un largo successo di pubblico e critica.
La Serata Baudelaire ha debuttato all’interno di “Canone in verso“, progetto della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, sabato 16 ottobre 2021 nella Chiesa di San Francesco a Lucca.
Lo spettacolo si avvale della preziosa collaborazione e presenza della professoressa Michela Landi, autrice di importanti saggi su Baudelaire, tra i quali “Il mare e la cattedrale. Il pensiero musicale nel discorso poetico di Baudelaire, Verlaine, Mallarmé” e “Baudelaire e Wagner” sul rapporto tra il poeta e il musicista, rapporto di cui la Landi parlerà brevemente nella Serata.
Charles Baudelaire, nato a Parigi il 9 aprile 1821, è stato scrittore, critico letterario, critico d’arte, giornalista, filosofo, aforista, saggista, traduttore francese, e naturalmente POETA! In Serata Baudelaire il pubblico vive molti degli aspetti del suo genio multiforme.
L’evento vede un alternarsi di mise en espace, azioni, recitazioni di poemi – di cui alcuni in francese, musiche con interventi dal vivo di un pianista – Tommaso Ferrini – che esegue composizioni create per l’occasione, danza con i performers Paolo Cingolani e Sara Sicuro, video con la proposta di rari filmati d’epoca e di un trailer su una storica esecuzione dell’ouverture del Tristano e Isotta che fu occasione del primo incontro tra Baudelaire e Wagner, e infine di alcun creazioni originali di Cristina Giaquinta. I performers indossano suggestivi abiti d’epoca, curati da Sissi Abbondanza, tuffando così gli spettatori nella seconda metà dell’Ottocento.
In quest’evento multilinguaggio è comunque la Poesia il momento centrale, a partire dai poemi più noti – La Bellezza, Invito al viaggio, Il vino, Perdita d’aureola, Al lettore…- con una significativa presenza di “Piccoli poemi in prosa”.