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NON SI RACCONTANO BARZELLETTE SUI MATTI

di e con
Sissi Abbondanza

set designer Stefano Macaione
luci Martino Lega
foto Massimo Agus

 

 

Una narrazione teatrale liberamente ispirata ad una delle figure storiche tra gli artisti de La Tinaia, quella Giusi Pastore alla quale Sissi Abbondanza, attrice ed artista dei Chille, è stata legata da una sincera e profonda amicizia. Quella Giusi che, con mille smorfie, ammoniva tutti … a non raccontare barzellette sui matti!

Sissi incontra Giusi al suo ingresso a San Salvi: siamo nel 1997, I Chille stanno mettendo in scena il “Van Gogh” di Artaud e lo realizzano proprio nella residenza degli Artisti della Tinaia, che poi è l’attuale sede della compagnia.

Nel “Van Gogh” Sissi, in forma teatrale, si suicida replica dopo replica; Giusi, affettuosamente, la rimprovera: “Tu non puoi morire tutte le sere, è troppo doloroso. Diglielo a Chille (ndr: Claudio Ascoli): se non hai il coraggio, glielo dico io!”

In un susseguirsi di emozioni, Sissi ricorda i tanti incontri, le lezioni di vita, mostra opere e creazioni pittografiche (elaborate da Stefano Macaione), gioca a sorprendere come faceva Giusi, racconta storie… via via spegnendo la voce per verificare la reazione dell’altro; contrappunta una storia di vita esemplare con versi di Amelia Rosselli e di Patrizia Cavalli: “Com’era dolce ieri immaginarmi albero!” Ritrova infine il sorriso con una delle tante barzellette sui matti che Giusi amava tanto raccontare, chiedendo però di non diffonderle… “perché quelli si offendono!” 

Si ringrazia La Tinaia per la gentile collaborazione.

Giuseppina Pastore (1940-2000)

Nasce nel 1940 a Firenze, in una famiglia di classe media. Conseguito il diploma di maturità classica, frequenta per quattro anni l’università, si iscrive prima alla facoltà di matematica-fisica, poi a quella di scienze politiche. Iniziano a manifestarsi i primi disturbi mentali e così interrompe gli studi. Viene internata. Nel 1983 scopre la Tinaia, Centro di attività espressive a San Salvi, che frequenta in maniera saltuaria fino al 1989, anno in cui l’attività artistica si trasforma in un impegno quotidiano e regolare. Usa prevalentemente pennarelli colorati su carta, sperimenta la pittura su stoffa con acrilici, raggiungendo interessanti risultati.

Dotata di grande intelligenza e sensibilità, Giuseppina disegna, dipinge e scrive. I suoi disegni sono composizioni complesse in cui, figure e scrittura, si intrecciano: la parole diventa disegno e viceversa. I temi trattati sono tra i più vari, oltre a quelli biografici trovano spazio la religione, la politica, l’amore, la pace, la guerra.

RECENSIONI

La Repubblica,  22 agosto 2017, di Gaia Rau

 

“I segreti di Pulcinella” a cura di Massimo Acciai Baggiani, http://www.segretidipulcinella.it/sdp51/art_05.htm