MAJAKOVSKIJ
Il 2017, anno anniversario del centenario della Rivoluzione d‘Ottobre, abbiamo deciso di indagare spettacolarmente sulla vita e l’opera di Vladimir Majakovskij, Artista simbolo del ‘900, producendo uno spettacolo intitolato appunto Vladimir Majakovskij.
Partendo dalla lezione di Carmelo Bene, ritorniamo così ad uno dei nostri vecchi, non assopiti amori cui dedicammo tante energie nei lontani anni napoletani. Complici la lezione teorica di Angelo Maria Ripellino e l’amicizia con Giorgio Kraiski, custode di preziosi cimeli di Majakovskij e Mejer’hold, negli anni ‘70 realizzammo una mostra-spettacolo (“Majakovskij a New York”) dall’eco sorprendente. Prese infatti vita a Napoli un evento teatrale itinerante nel quartiere popolare della Pignasecca ed una singolare e coinvolgente esposizione-spettacolo al “Teatro, Comunque.” in via Port’Alba, l’antica via dei librai. Lo spettacolo fu gratificato da un afflusso di pubblico talmente straordinario, con migliaia di presenze in uno spazio davvero piccolo… che anche “L’Altra domenica” di Renzo Arbore dedicò all’evento un importante servizio.
Il nostro amore per il Poeta dalla Blusa gialla stimolò anche una successiva produzione teatrale de “Il bagno” che inaugurò la storica Festa Nazionale de l’Unità di Napoli nel 1976: appuntamento nato sull’onda della prima vittoria del PCI e dell’insediamento del sindaco Maurizio Valenzi in una città fino ad allora feudo del comandante Achille Lauro e della D.C. più conservatrice e… burocratica d’Italia.
Il Majakovskij 2017 parte da “A piena voce”, prologo di un poema incompiuto, l’ultimo scritto prima della sua morte: il suo testamento. Un testo di sconvolgente attualità, profetico. In una costruzione à rebours lo spettacolo parte dagli ultimi istanti di vita del Poeta. per interrogarsi su cosa realmente sia accaduto prima del colpo di pistola che pose fine alla sua vita. Senso di sconfitta? Ricerca di un rigore creativo che sentiva inattuale? Solitudine o sensazione di solitudine, paura di non essere amato, inadeguatezza? “Frugando nell’odierna merda impietrita, / studiando le tenebre dei nostri giorni,/ voi,/ forse,/ chiederete anche di me./ E, forse, vi dirà un vostro dotto,/ coprendo d’erudizione lo sciame delle domande,/ che visse, pare, un certo cantore dell’acqua bollita/ e nemico giurato dell’acqua corrente.”
Il lavoro si svilupperà con un lungo percorso laboratoriale di Teatro, Musica ed Arti visive. Lo spettacolo Vladimir Majakovskij, con Matteo Pecorini nel ruolo del Poeta, sarà presentato in prima a Firenze inaugurando l’Estate a San Salvi – Estate fiorentina nei giorni 14, 15 e 16 giugno 2017.