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L’ASSOCIAZIONE

12 DICEMBRE 2010
E’ NATA L’ASSOCIAZIONE PER LA MEMORIA VIVA DI SAN SALVI
CON 317 SOCI FONDATORI!!
e il piano strutturale di Firenze
riconosce il parco di San Salvi come parco pubblico

Domenica 12 dicembre dalle 15,30 all’1 del mattino nell’ex-manicomio fiorentino è stata una grande festa per la nascita dell’§cAssociazione per una Fondazione per una memoria viva di San Salvi Carmelo Pellicanò§§c. Ben 317 i soci fondatori, andando oltre le più rosee aspettative: l’obiettivo iniziale era 100 persone 100 idee!

I “soci” si sono equamente suddivisi tra presenze storiche sansalvine (psichiatri, psicologi, infermieri, pazienti…), giovani studenti universitari impegnati in tesi su San Salvi, artisti, intellettuali, comuni cittadini attenti all’oggi e soprattutto al domani dell’ex manicomio fiorentino.

Tutti hanno indicato la loro proposta su San Salvi;  impossibile elencare le “317 idee” consegnate in parole, progetti urbanistici, disegni (il pittore Fuad ha consegnato ai primi 100 soci un delicato disegno di un uccello), poesie, canzoni, e… Tra le tante segnaliamo:

 

Un luogo aperto per aprire gli altri luoghi

…Fortuna che San Salvi è di tutti… qui si vola con i pensieri tra i fili d’erba e un cielo azzurro…  E infine tornare a casa, andare a dormire soddisfatto e sereno perché, ti prenderanno pure per matto, ma la città futura che hai immaginato a San Salvi, è davvero quella che tutti meriteremmo di avere e di creare.

 

Pesci, farfalle, asini che volano, il parco della creatività… l’immaginazione al potere!

 

Fi RENZI(e)
ti salvi
se salvi
San Salvi
 
…Perché smarrire il mistero?
E le voci passate in questi luoghi? §§c

 

Lunedì mattina la presidente dell’Associazione, Concetta Pellicanò, insieme ad alcuni giovani soci, hanno consegnato al sindaco Matteo Renzi e al direttore generale della ASL 10, l’ingegnere Luigi Marroni, l’elenco delle persone impegnate nell’associazione e l’intero plico delle idee nate nella festa sansalvina, chiedendo un urgente incontro per valutare il “che fare su San Salvi”.

 

Per ulteriori informazioni: tel. 055.3830199, e-mail sansalvi.memoriaviva@gmail.com.

 

Lettera aperta
100 persone 100 idee per San Salvi!

“Tutelare San Salvi come Auschwitz”,  scriveva su Repubblica  Pietro Clemente nell’agosto di quest’anno, aprendo un appassionato e partecipato dibattito che aveva radici lontane nel tempo.   

Il 13 dicembre 1998, il direttore di San Salvi dr. Carmelo Pellicanò chiuse definitivamente il manicomio fiorentino. Ad oltre 20 anni dalla legge Basaglia, anche Firenze “liberò” i matti! La Festa di chiusura celebrò l’entrata in città degli ultimi §cfolli§§c ancora rinchiusi in manicomio e l’ingresso a San Salvi di una compagnia teatrale da me diretta, i Chille de la balanza, che avrebbe legato tanta parte del proprio lavoro alla presenza consapevole della città e dei fiorentini nei cosiddetti tetti rossi.

Più tardi Pellicanò annotava: “…ricordare le atrocità e le ingiustizie dei manicomi è sempre cosa utile. (…) Non partiamo dall’anno zero. Non si possono cancellare, per diminuita tensione politica e culturale, anni di lotta che hanno dato delle precise indicazioni, anche se hanno bisogno di una §gnuova§§g piattaforma su cui ripartire, date le mutate condizioni storico-culturali e ambientali. Noi utopici ancora crediamo che sia possibile avere un luogo dove fare scandalo attraverso la nostra presunzione di lettori della storicità del folle, quando ci misuriamo con la frantumazione, l’appiattimento e la negazione dell’essere deviante. E’ questa visione che intendiamo introdurre come contraddizione permanente nella sanità, dove ancora l’uomo frantumato e oggettivato ritrova la sua unità e generalità solo nei fantasmi della solitudine.

A distanza di dodici anni, molto è stato fatto per la restituzione di un pezzo importante della città, enorme è ed è stata la partecipazione di artisti, intellettuali, comuni cittadini alle cose sansalvine. Nel marzo 2009 un importante Forum ha visto la presenza di psichiatri, antropologi, architetti, psicologi, storici, fotografi e finanche poeti e filosofi, tutti concordi sulla necessità di tener viva una memoria di San Salvi. Gli Enti che in qualche modo si occupano di San Salvi (Comune, Asl 10, Università, Regione, Provincia…) da tempo hanno informalmente dato il loro assenso alla costituzione di una Fondazione per una memoria viva di San Salvi –  da intestare a Pellicanò, ma dopo oltre un anno e mezzo, nulla è stato formalmente deciso: chissà perché?! E intanto gli archivi si distruggono nei sottoscala, alcuni uomini e donne, “memoria del manicomio”, ci lasciano, scritte e dipinti come lo storico murales del maggio 1978 vengono cancellati da sorde ristrutturazioni, corrono voci di strane lottizzazioni e….Tutto ciò mentre cresce il numero dei giovani attenti ed impegnati su San Salvi: tesi di laurea, seminari, dottorati di ricerca nascono giorno dopo giorno; gruppi §cfacebook§§c prendono vita e si relazionano l’un con l’altro. Studenti di psicologia, architettura, antropologia, storia del teatro, legge, storia contemporanea hanno ormai formato un piccolo esercito di amici di San Salvi.

Ecco perché gli organizzatori del Forum (Lanzara, Restivo e il sottoscritto), la signora Pellicanò (moglie dell’ultimo direttore), donne e uomini di cultura, e tanti giovani studenti hanno deciso di rompere gli indugi.

Domenica 12 dicembre a partire dalle ore 15.30 e fino alle 1 del mattino, San Salvi vivrà così una Festa no stop per la nascita dell’Associazione per la Fondazione per la memoria viva di San Salvi – Carmelo Pellicanò.

A dodici anni di distanza dalla chiusura del manicomio, parte l’invito pubblico ad (almeno) 100 persone perché sottoscrivano un singolare atto costitutivo di un’Associazione, la cui unica finalità è arrivare – finalmente! – ad una Fondazione con Comune, Asl,  Regione…. che salvaguardi la memoria dell’ex-città manicomio, periodicamente in pericolo di sopravvivenza, e nel contempo rilanci verso una nuova vita.

I soci, oltre alla quota di iscrizione fissata simbolicamente ad un minimo di 1 euro (e tutti dovranno portare un documento di riconoscimento), hanno l’impegno ad indicare  – per iscritto, con parole, foto, dipinti, musiche… – almeno una delle 100 idee su “che fare” di San Salvi.

Elenco dei soci ed idee…saranno poi subito consegnati a tutti gli enti pubblici, lunedì 13 dicembre, giorno di discussione del piano strutturale di Firenze in consiglio comunale,  ad avvalorare un’idea di democrazia come partecipazione.

Tutti i cittadini sono invitati all’evento sansalvino – che vedrà anche momenti spettacolari con la presenza libera di tanti Artisti – magari portando con sé anche qualcosa da bere e mangiare, da condividere con gli altri.

Chiudo con una breve nota di Clemente: “Al San Salvi per il lavoro umile e tenace di tanti che hanno detto io me ne occupo è più attuale che altrove quello che per me è il motto dell’esperienza di Don Milani a Barbiana, quando diceva ‘sortirne da soli è l’avarizia, sortirne insieme è la politica’”.

Claudio Ascoli, regista dei Chille de la balanza 

 

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