9 appuntamenti da aprile a dicembre nei quali linguisti, antropologi, neuropsichiatri, archivisti, psichiatri di tutt’Italia e non solo si confronteranno sulle “Parole Alate” in diretta sulla pagina fb @chilledelabalanza e nel forum dedicato.
Modera
Claudio Ascoli, regista Chille de la balanza, compagnia teatrale
Interventi
● Luciana Brandi, Per un accesso agli écrits bruts.
Già docente di Linguistica e di Psicolinguistica all’Università di Firenze, ha diretto il Laboratorio sui Disturbi del linguaggio e della comunicazione.
● Dott.sa Sabrina Mingarelli, Carte da legare.
Direttore del Servizio II – Patrimonio archivistico della Direzione Generale degli Archivi.
Carte da legare è un progetto della D. G.A. del Ministero della Cultura, nato nel 1999 per proporre una visione organica di tutela del patrimonio archivistico degli ex-ospedali psichiatrici, a partire dalle cartelle cliniche.
● Pompeo Martelli, Il Museo Laboratorio della Mente.
Responsabile UOSD Laboratorio Museo della Mente DSM ASL Roma 1.
Il Museo Laboratorio della Mente è un museo di narrazione che ha l’obiettivo di documentare la storia dell’istituzione manicomiale e di elaborare una costante riflessione sul paradigma salute/malattia, sull’alterità, l’inclusione sociale, sulla politica delle cure e delle culture, sul coinvolgimento della comunità. E’ stato aperto nel 2000.
● Leonardo Musci, Lavorare sulle carte manicomiali, una esperienza che lascia il segno.
Tra i fondatori di Memoria srl. La società, nata a Roma nel 1990, si occupa di applicare tecnologie informatiche e nuovi linguaggi agli archivi storici: incredibili strumenti di un mestiere antico che ha sempre fatto i conti con il meglio del presente.
● Gianluigi Mangiapane, Scritti e disegni brut dall’Archivio MAET.
Antropologo ricercatore Università di Torino, ha inventariato la collezione del Museo Marro di Antropologia ed Etnografia, che raccoglie anche manufatti e scritti dei pazienti di Collegno.
Questo terzo incontro – collocato nell’anteprima del Festival Storie interdette che i Chille de la balanza realizzano dal 2018 nei giorni-anniversario della legge 180, nota come Legge Basaglia che sancì il definitivo superamento dei manicomi in Italia – quest’incontro è dedicato alla letteratura degli illetterati. Ai testi, cioè, non definibili propriamente brut ma tangenziali a quest’area, di quegli autori irregolari che lanciano il cuore oltre l’ostacolo della propria ignoranza linguistica e grammaticale, spinti dalla necessità di testimoniare la
propria vita. Narrazioni ‘necessarie’, epopee popolari, che, nella loro libertà lessicale e intensità comunicativa, non di rado pervengono ad esiti poetici e letterari.
Narrazioni, diari, memorie, definite negli anni ’70 ‘letteratura selvaggia’, in parallelo con l’interesse per l’arte naïf promossa da Cesare Zavattini, e oggi raccolte nello straordinario Archivio Nazionale dei Diari di Pieve Santo Stefano, fondato nel 1984 da Saverio Tutino.
Quale è la prospettiva corretta di lettura di questi testi ‘eretici’, la cui vitalità consiste nell’imperfezione, nell’inciampo, nel tic linguistico, e che generalmente attingono all’oralità della parola? Attorno a questo interrogativo confronteranno le loro esperienze relatori di diversa formazione e provenienza.
Modera
Claudio Ascoli, regista Chille de la balanza, compagnia teatrale
Saluti
● Giuseppe Cardamone, Direttore salute mentale adulti Usl Toscana Centro
Relazione
● Pietro Clemente, La tarantata, l’orfano e altre storie. Letterature meticce?
Antropologo, già professore ordinario di Antropologia culturale presso le Università di Firenze e Roma, collabora con la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.
Interventi
● Natalia Cangi, Lasciare una traccia. La scrittura conquistata nei diari dell’Archivio diaristico nazionale.
E’ la direttrice dell’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano.
● Evelina Santangelo, La lingua matta di Vincenzo Rabito
Scrittrice e traduttrice, ha curato per la casa editrice Einaudi l’edizione del volume di Vincenzo Rabito, Terra matta, 2007.
● Neri Binazzi, Un quaderno contro l’abisso
Docente di Sociolinguistica e Dialettologia italiana all’Università di Firenze. Tra i suoi ultimi lavori, Codici di sopravvivenza. Dialetto e italiano nel mondo dei semicolti, Esedra, Padova 2019.
Il secondo seminario del progetto Parole alate mette a tema questioni di metodo e spunti di analisi per dei testi di cui recuperiamo la memoria: documenti o letteratura, si costituiscono di una pluralità che rende il loro studio necessariamente terreno di confine e di scambio.
Interventi
● Luciana Brandi – Le pluralità sedimentate nella lingua degli écrits bruts
Già docente di Linguistica e di Psicolinguistica all’Università di Firenze, ha diretto il Laboratorio sui Disturbi del linguaggio e della comunicazione.
● Luciano Giannelli – Lessico creativo – fonetica effrattiva: il caso di R.
Ha insegnato discipline linguistiche diverse in varie Università, e dal 1987 all’Università degli Studi di Siena. Ha costantemente studiato l’insieme delle varietà di Toscana. A stretto contatto con la direttrice Gabriella Giacomelli, ha concepito dal 1973 e condotto fino al 2000 l’Atlante Lessicale Toscano.
● Gloria Gagliardi – Analisi degli scritti di un outsider: strumenti informatici e primi dati quantitativi
Svolge attività di ricerca e di insegnamento nell’area delle scienze del linguaggio in qualità di RTD-B all’Università di Bologna. Si occupa di linguistica clinica e Trattamento Automatico del Linguaggio.
● Marina Magnanini e Tatiana Marini – Scritti negati, analisi linguistica e grafologica
Marina Magnanini ha pubblicato vari articoli nell’ambito della linguistica e dialettologia italiana e delle lingue native americane.
Tatiana Marini laureata in Scienze e tecniche psicologiche, dal 2001 consulente grafologa, iscritta agli albi del Tribunale di Trieste come perito grafico-grafologico, docente di grafologia presso la Scuola di Grafologia – AGI Trieste, rieducatrice della scrittura. Si occupa di perizie grafologiche, di bambini e adulti disgrafici, con difficoltà di scrittura a mano, e di analisi grafologiche di orientamento professionale e scolastico.
● Giacomo Doni e Tatiana Marini – Annalisa e le lettere dal manicomio
Giacomo Doni grafico pubblicitario, dopo l’iniziale interesse per la fotografia, dal 2006 si occupa della conservazione storica delle ex strutture manicomiali italiane, nello specifico degli edifici non riconvertiti a diverso uso dopo la legge 180 del 1978, provvedendo alla loro documentazione fotografica e didascalica, lavoro questo già esposto in spazi pubblici e privati fra Toscana, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Campania.
● Andrea Marini – L’analisi multilivello dell’eloquio narrativo nella pratica clinica
Professore Associato di Psicologia Generale all’Università di Udine e membro del Consiglio di Dottorato in Neuroscienze Cognitive dell’Università di Trieste. È stato Visiting Professor presso la East Carolina University (USA) e rappresentante per l’Italia nella EU COST Action “Enhancing children’s oral language skills across Europe and beyond”. È stato Principal Invesigator o Research Unit Coordinator di numerosi Progetti di Ricerca finanziati dal Ministero della Salute. Direttore editoriale della collana “Neuroscienze, Psicologia, Educazione” della casa editrice Carocci è inoltre autore di libri, strumenti diagnostici e articoli scientifici su riviste internazionali.
Quest’uso pittografico della scrittura è il tema del primo seminario del progetto Parole Alate che, con l’obiettivo del recupero degli écrits brut, si interroga sulle diverse modalità di relazione creativa con il linguaggio, provando ad avviare un approccio multidisciplinare.
In questo caso, ai relatori/trici esperti di Art Brut, che proporranno alcuni esempi, case studies, si affiancano studiosi di semiotica e di neuroestetica.
Programma del seminario
Trailer video “Il giorno che è sprovvisto il maggior penetro” con Matteo Pecorini. Video di Lorenzo Picarazzi
Saluti
Claudio Ascoli, regista Chille de la balanza, compagnia teatrale
Interventi
● Alfio Cantini
Neurologo clinico ed ex primario ospedaliero a Prato. Coordinatore del progetto ‘Parole alate’
● Eva Di Stefano
Già docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Palermo, fondatrice e direttrice di ‘Osservatorio Outsider Art’, unica rivista italiana dedicata all’arte fuori dagli schemi.
● Lucienne Peiry
Storica dell’arte e specialista internazionale di Art Brut, ha diretto la Collection de l’Art Brut di Losanna dal 2001 al 2011, in seguito è stata responsabile delle relazioni internazionali del museo; attualmente tiene un corso sull’Art Brut presso l’Università di Losanna e il blog Notes d’Art Brut; tra i suoi numerosi libri l’imprescindibile L’Art Brut (Flammarion, Parigi 1997; 2° ed.ampliata 2016) tradotto in diverse lingue. Ha recentemente pubblicato il volume Écrits d’Art Brut. Graphomanes extravagants (Seuil, Parigi 2020).
● Daniela Rosi
Curatrice di mostre e studiosa di Outsider Art, dirige il LAO (Laboratorio artisti outsider), e insegna “Progettazione per la pittura” all’Accademia di Belle Arti di Verona. Nel 2016 ha curato con Peter Assmann, la mostra Arte-Altra letteratura presso il Palazzo Ducale di Mantova nell’ambito del Festivaletteratura, sul rapporto tra arte visiva e parola scritta nelle opere di artisti irregolari.
● Tiziana Migliore
Professore associato di Semiotica all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e Segretario scientifico del Centro Internazionale di Scienze Semiotiche “Umberto Eco” che vi ha sede. Vicepresidente dell’Associazione Internazionale di Semiotica Visiva (AISV-IAVS), ha pubblicato le monografie Miroglifici (2011), Biennale di Venezia (2012) e I sensi del visibile (2018).
● Enrico Grassi
Neurologo, Coordinatore Nazionale del gruppo di ricerca di Neuroestetica della SNO (Società dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi degli Ospedali Italiani).