In collaborazione con
Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Unicoop Firenze, www.esplorazioniurbane.it, La società della Ragione, RAT Residenze Artistiche Toscane.
Il Festival è da martedì 13 a giovedì 15 luglio 2021.
Giovani Artisti raccontano e mettono in scena storie sulla salute mentale, la fragilità, la paura e le emozioni nella società contemporanea.
PROGRAMMA FESTIVAL
Martedì 13 luglio
ore 20.30 | Vernissage mostra
Immagini dall’Ospedale Psichiatrico di Voghera
a cura di Rodolfo Tagliaferri
www.esplorazioniurbane.it
La mostra resterà aperta nei tre giorni del Festival.
ore 21.00 | Vernissage mostra
Francesco Romiti – un Artista irregolare
Claudio Ascoli di Chille de la balanza legge parole dai diari di Romiti.
La mostra resterà aperta nei tre giorni del Festival.
ore 21.30 | Teatro
In scena le creazioni dei 4 Artisti selezionati nel Bando Storie Interdette (*)
Mercoledì 14 luglio
ore 17.30 | Cerchio di lettura itinerante
Il maestro parlava di numeri…
6° Tappa di “Nel mare ci sono i coccodrilli”
Il sesto incontro “Il maestro parlava di numeri…”, partendo dalla sede di Chille de la balanza, si terrà davanti al Padiglione 26 che oggi ospita il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze. Il cerchio sarà aperto alla partecipazione di tutti i lettori, di tutte le età e preferenze letterarie. I partecipanti sono liberi di scegliere in totale autonomia i brani letterari da portare nel cerchio. Il titolo “Il maestro parlava di numeri…” suggerisce una potenziale traccia tematica.
ore 21.30 | Teatro
In scena le creazioni dei 4 Artisti selezionati nel Bando Storie Interdette (*)
ore 23.00 | Incontro – Confronto
Dialogare per ricostruire, dialogare per ricostruirsi
Giovani dialogano con gli Artisti di Storie interdette
Giovedì 15 luglio
ore 20.30 | Presentazione Libro
“Quale psichiatria? Taccuino e lezioni” di Franco Rotelli – Edizioni Alpha Beta Verlag (Collana 180 – Archivio critico della salute mentale)
Incontro con l’Autore e con Vito D’Anza, psichiatra, e Patrizia Meringolo, psicologa.
Franco Rotelli, per anni collaboratore di Franco Basaglia e suo successore alla guida del DSM di Trieste, così presenta il suo ultimo libro: “In un Paese autenticamente democratico non dovremmo aver bisogno di istituzioni totali, cioè di luoghi in cui la democrazia sia assente, e portarla fin dentro lì resta un bel modo di fare politica, perché lontano da lì c’è un territorio di bisogni inevasi e di sofferenze da lenire, prevenire e curare: là dove nascono.”
ore 21.30 | Teatro
In scena le creazioni dei 4 Artisti selezionati nel Bando Storie Interdette (*)
Biglietto unico valido per i tre giorni del festival 5€
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria 335.6270739 info@chille.it

I PROGETTI DEI 4 ARTISTI SELEZIONATI
CHIARA ACACCIA
EXIsT
Una performer intenta nello scioglimento del proprio avviluppamento avvenuto in un anno di domande e ossessioni, un tappeto di voci registrate di giovani accompagnano l’azione scenica facendo da interlocutori con la performer.
L’azione scenica funge da amplificatore, un SOS lanciato al pubblico al quale si chiederà indirettamente di interrogarsi a sua volta.
EXIsT vuole squarciare il velo di indifferenza e scuotere le coscienze degli adulti che non sanno dare risposte, ma sanno dettare regole. L’azione scenica, gli adolescenti, il pubblico, romperanno insieme il silenzio.
LUCA D’ARRIGO
Che l’A. Pace sia con voi
Una ragazza quasi cieca, in stato confusionale, senza un posto dove dormire, cerca disperatamente di arrivare all’Albergo Pace dove è alloggiato il fidanzato rimasto ferito in una rissa. O almeno, così sembrerebbe. Un ragazzo si offre di aiutarla. I due intraprendono un viaggio lungo quella terra di nessuno tra società civile e stato di natura – buio confine che sembra respingere in ogni modo le anime perse dell’Umanità – alla ricerca di quella Pace senza nome ultima meta di ogni essere umano.
ALICE DE MATTEIS
Una conversazione
Cosa siamo? Da dove veniamo? Perché siamo? Ricerca sfrenata di senso in un magma indistinto è ciò che muove La Bambina. Mesi di clausura hanno contribuito all’intensificarsi di domande su cosa siamo, se solo dei corpi animali da nutrire e trattare soddisfacendo i meri bisogni primari, oppure degli animali sociali, che hanno bisogno di “nutrirsi” non solo di cibo. La domanda è chiaramente retorica. “Tempo sequestrato”. Cosa rappresenta questo tempo, che passa sui nostri corpi, eppure sembra essersi fermato, per la nostra percezione impalpabile, che qualcuno definisce “anima”.
MATILDA MANCUSO
Social room
E’ una performance di video arte, in cui viene analizzato il rapporto dell’uomo contemporaneo con la tecnologia; lo spettacolo prende ispirazione dal primo periodo covid.
La rappresentazione parte da una serie di illustrazioni create in quel momento: un diario digitale, illustrazioni pensate appositamente per il web. I disegni dai tratti autobiografici sono veloci e sintetici, con l’obiettivo di registrare e fotografare in breve tempo le sensazioni vissute a caldo in una situazione di chiusura.