12, 50135 Firenze
Italia
SAN SALVI
IL PARCO CHE NON C’ERA
…NON C’E’ PIU’
4 novembre 1966: l’Arno invade Firenze. Tutti i media, anche internazionali, titolano in prima pagina. E il manicomio di San Salvi?
Un assordante silenzio. Solo dopo 48 ore, raccontano i testimoni di quei giorni, ci si ricorda dei Tetti rossi e arrivano i primi aiuti. E pensare che le mura della città dei matti avevano salvato un pezzo di Firenze (da Via del Mezzetta in su), raccogliendo in un enorme invaso una grande quantità d’acqua dell’Arno! San Salvi pagò il suo prezzo con la scomparsa della fiorente colonia agricola con animali tutti morti nell’inondazione, grano, frutta e verdura. Ma…nessuno lo seppe!
1° agosto 2015: una tromba d’aria e una bomba d’acqua devastano il sud di Firenze, sradicando centinaia di alberi secolari, scoperchiando case, anche se fortunatamente con solo lievi danni alle persone.
Tutti i media ne parlano diffusamente, il Comune avvia una raccolta fondi a favore dei parchi cittadini…ma non per San Salvi! Anche stavolta un assordante silenzio. Il Parco dell’ex manicomio è devastato, decine e decine gli alberi secolari distrutti, scomparsa l’intera pineta che circondava la residenze universitarie. E allora perché questo Parco non è tra quelli per cui è aperta la sottoscrizione comunale? Semplice, perché aspetta da decenni il passaggio di proprietà dall’Asl (meritorio comunque il suo impegno in queste ore) al Comune: San Salvi è “solo” un Parco di proprietà privata… con uso pubblico.
Alla disgrazia della calamità naturale si aggiunge così quella umana di tempi infiniti per qualcosa che potrebbe attuarsi, volendo, in pochi giorni. Così anche in quest’occasione San Salvi paga il suo “stigma”.
A quando, chiediamo al sindaco Nardella e alle altre autorità, una decisione per il Parco, come per il Cinema-Teatro da anni abbandonato alla sua estinzione per incuria? Non vorremmo prossimamente parlare de “il Cinema-Teatro che non c’era…non c’è più!”
Nell’attesa, con negli occhi ancora immagini inimmaginabili sino all’altro ieri, noi Chille siamo al lavoro per un nuovo inizio. Anche il Pino secolare, davanti alla nostra casa è crollato…ma miracolosamente appoggiandosi a lato su di un altro albero come in un abbraccio mortale, ha salvato il padiglione che da anni ci ospita. Naturalmente il palco dell’Estate a San Salvi è completamente devastato: ma siamo già a provare a renderlo agibile dal prossimo appuntamento di mercoledì 12 agosto: la mitica Passeggiata a San Salvi, che realizzeremo naturalmente solo in percorsi assolutamente sicuri ed agibili.
Fortunatamente non siamo soli in quest’utopia: già oltre 6.000 le visualizzazioni su fb! Già domenica mattina numerose le telefonate e i gesti di solidarietà concreta da parte dell’affezionato pubblico di San Salvi; tanti sono venuti a darci una mano e molti si sono presentati con un’offerta in danaro ad avvalorare l’appartenenza dei fiorentini a San Salvi e al nostro progetto. Tutto questo ci ha convinti a segnalare le coordinate bancarie su cui far affluire un sostegno (anche simbolico) per accelerare e facilitare la ricostruzione del palco e delle attrezzature distrutte.
Per chi vuole contribuire, inviare un bonifico con oggetto VIVA SAN SALVI su Monte dei Paschi di Siena Ag. Pontassieve IBAN IT 31 K 01030 38010 000001036812.
E poi, tutti insieme mercoledì 12 agosto davanti a un palco collettivamente ricostruito: un appuntamento da non perdere nel segno di VIVA SAN SALVI!
Per ulteriori informazioni tel. 055 6236195, mail info@chille.it. chille.it.
p.s. Il 9 settembre, giorno del contro-anniversario della nascita del manicomio, al posto del grande pino morto il 1° agosto, pianteremo, un albero di melo: la vita è bella!