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PADRI E FIGLI

Quando:
17 Giugno 2015@21:30–23:00
2015-06-17T21:30:00+02:00
2015-06-17T23:00:00+02:00
Costo:
Ingresso 10 euro, prenotazione obbligatoria
Contatto:
Chille de la balanza
055.6236195

PADRI E FIGLI Marco Bianchini (Basarov) Valerio Camporesi (Nicolaj) Matteo Pecorini (Arkadij)Inaugurazione Estate a San Salvi 2015
Da mercoledì 17 a venerdì 19 giugno_
ore 21:30
_Teatro_
PADRI E FIGLI
dal romanzo di Ivan Turgenev
Scrittura scenica
Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza

con Camilla Antonini, Paolo Benvenuti, Marco Bianchini, Cassandra Bini,
Valerio Camporesi, Lucilla Cinelli, Ambra Corso, Monica Fabbri,
Carolina Guidazzi, Roxana Iftime, Camilla Madsen, Silvia Minichino,
Irene Montagnani, Umberto Moretti, Elisabetta Parenti, Matteo Pecorini, Marco Ruggiero

e con la partecipazione di Vincenzo De Caro
costumi di Katarzyna Pobudkiewicz
foto di scena Paolo Lauri
Ingresso 10,00 €
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria allo 055.6236195 o info@chille.it

“L’eredità non è l’appropriazione di una rendita, ma una riconquista sempre in corso. Ereditare coincide allora con l’esistere stesso, con la soggettivazione, mai compiuta una volta per tutte, della nostra esistenza.” (M. Recalcati). In questa direzione è significativa la produzione da “Padri e figli”, di I. Turgenev, che inaugurerà Estate a San Salvi dal 17 al 19 giugno. Nella sua lettura lacaniana, Recalcati annota che “Il Padre ha la funzione di custodire ed incarnare l’alleanza tra Legge e desiderio”. Oggi, in un momento che definisce di “evaporazione del padre”, com’è possibile vivere, ereditando la necessaria facoltà di desiderare, come avviene la sua trasmissione da una generazione all’altra? Recalcati ipotizza una riabilitazione etica della figura paterna come Padre della testimonianza e non Padre del Nome. In questa direzione va l’idea dei Chille di trasformazione della memoria in EREDITA’.

“Padri e figli” è un evento itinerante, un viaggio in 7 tappe che invade tutti gli spazi dell’Estate a San Salvi per raccontare l’incontro-scontro tra due generazioni: quello dei giovani nichilisti (Evgenij e Arkadij) e dei loro “padri”E proprio “Il nichilismo” si intitolava la prima traduzione italiana di “Padri e figli”, pubblicata nel 1879, quando l’autore aveva da tempo lasciato la Russia, dove il libro era divenuto un caso politico prima ancora che letterario, e viveva in Francia.