Via Portigiani
1, 50014 Fiesole FI
Italia
:: Lunedì 2 luglio_ore 21.30
ESTATE FIESOLANA – TEATRO ROMANO
L’UOMO PLANETARIO
uno spettacolo teatrale-conversazione
di e con Claudio Ascoli
liberamente riferito alle opere e alla vita
di Padre Ernesto Balducci
Sissi Abbondanza, spazio scenico
Alessio Rinaldi, musiche originali
Francesco Ritondale, immagini video
Monica Fabbri, disegni
Paolo Lauri, foto
Una produzione di Chille de la balanza in collaborazione con Fondazione Balducci,
Comune di Fiesole, Estate Fiesolana, Provincia di Firenze, Regione Toscana, Ministero beni e attività culturali
In occasione del ventennale dalla scomparsa di Padre Balducci, i Chille de la balanza – da sempre impegnati in rigorose operazioni di teatro civile e di narrazione, hanno deciso di produrre uno spettacolo–conversazione sulla figura e le opere dello scrittore, teologo, profeta, annunciatore della Parola, militante della pace, educatore delle coscienze. E non è un caso che questo spettacolo, questa cosa, segua l’omaggio a don Lorenzo Milani, che ha visto la compagnia teatrale impegnata quest’anno in una messinscena da Lettera a una professoressa.
“L’Europa del mercato morirà nel mercato se…” e ancora “Il ventaglio dei possibili storici si è allargato a tal punto da inglobare in sé anche la vita della specie: la specie c’è, ma potrebbe non esserci più. Non solo, ma la decisione tra l’essere e il non essere della specie è in mano all’uomo. (…) La salvezza storica dell’uomo non è nella religione, è nella ragione, intesa come fondamento di una coscienza etica proporzionata ai nuovi problemi. (…) Noi siamo abitatori di frontiera. (…) Ma ormai dove sono le patrie? La minaccia di morte, che investe tutti i popoli della terra, ci sta venendo incontro in vari modi, ciascuno dei quali di dimensione planetaria. (…) Se noi lasciamo che il futuro venga da sé, come sempre è venuto, e non ci riconosciamo altri doveri che quelli che avevano i nostri padri, nessun futuro ci sarà concesso. (…) IO NON SONO CHE UN UOMO.” Ecco solo alcuni tra i tanti spunti, materie prime tratte dal profetico L’uomo planetario, che Padre Balducci scrisse nell’oggi lontanissimo 1985.
Parole, immagini del tempo, interviste e riflessioni con la voce viva dello stesso Balducci, liberi collegamenti con i problemi dell’oggi e la proposta al dibattito di situazioni antiche solo oggi evidenti, ma che padre Balducci già leggeva con profetica lucidità negli anni ottanta. Tutto ciò sarà linfa vitale di questa cosa, concepita come evento itinerante e di grande coinvolgimento dello spett-Attore: figura di spettatore attivo da sempre al centro del teatro dei Chille.
Uno spettacolo-lezione per svelare l’attualità (inattuale) di Balducci, la cui lezione è andata forse smarrendosi negli ultimi dieci anni, riacquistando però proprio in questi giorni di crisi economica e soprattutto di valori .