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I VOLTI DELL’ALIENAZIONE disegni di Roberto Sambonet

Quando:
2 Dicembre 2014@18:30–18 Dicembre 2014@23:00
2014-12-02T18:30:00+01:00
2014-12-18T23:00:00+01:00

Martedì 2 dicembre_ore 18:30
_Mostra_Vernissage
I VOLTI DELL’ALIENAZIONE
disegni di Roberto Sambonet
Sambonet copertina DSCN1073 ripulita e ritagliata Intervengono: 
Luigi Marroni Assessore al Diritto alla Salute – Regione Toscana
Franco Corleone
Garante per i diritti dei detenuti – Regione Toscana
Ivan Novelli
Società della Ragione
Elisa Camesasca
Archivio Roberto Sambonet
Corrado Marcetti
Fondazione Michelucci
Stefano Cecconi
StopOPG e responsabile nazionale welfare CGIL
Patrizia Bernieri
Cgil Toscana
Denise Amerini
funzione pubblica Cgil
__________________________
Coordina Claudio Ascoli
Seguirà un aperitivo augurale con buffet

La mostra resterà aperta fino al 18 dicembre.
Ingresso libero
ORARI: dal lunedì al sabato: 15.00-19.00 | domenica 10.30-19.00

Si sta per chiudere il 2014, un anno magico, pieno di iniziative e di soddisfazioni per i Chille de la balanza in Italia e all’estero.
Last but not the least, dal 2 al 18 dicembre, i Chille ospiteranno la mostra “I volti dell’alienazione”, che raccoglie disegni e studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet,  a cura di Franco Corleone e Ivan Novelli. E’ promossa da La Società della Ragione in collaborazione con l’Archivio Roberto Sambonet e il Garante dei detenuti della Regione Toscana, e grazie al contributo di Cosmec con la collaborazione della Fondazione Michelucci e il sostegno della campagna StopOPG.

Una mostra straordinaria che racconta e indaga, attraverso i ritratti che l’artista ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, il complesso fenomeno del disagio mentale. Sambonet trascorre sei mesi nei reparti dell’ospedale conducendo una sua personale ricognizione e ritrae, a china o a matita, gli internati in una serie di opere di grande intensità, tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti. Una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che sarà raccolto nel 1977 nel volume Della Pazzia (M’Arte Edizioni, Milano 1977). Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Friedrich Hölderlin, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Allan Poe, William Shakespeare, Voltaire e altri.
La mostra vuole anche contribuire alla campagna per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, prevista per il 31 marzo 2015, dove sono ancora internate 906 persone. Un decreto poi convertito in legge il 17 febbraio 2012 ne stabiliva la chiusura dando delle scadenze, che sono state, però, via via sempre prorogate.
Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924, importante pittore, designer e grafico, si è formato all’Accademia di Brera. Ha partecipato attivamente alla vita artistica milanese frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica. Partecipò all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si trasferì in Brasile, dove il suo linguaggio artistico visse una maturazione molto importante, che lo condusse verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.
La mostra, che ha iniziato il suo giro per l’Italia proprio da Milano presso la Fabbrica del Vapore, è a San Salvi Città Aperta sino al 18 dicembre; successivamente sarà a Ferrara presso il Salone d’onore del Palazzo Municipale, poi ancora a Trieste, per chiudere poi a Roma, al Museo in Trastevere, nel maggio 2015. In occasione della mostra, è stato pubblicato da Palombi Editori un bel catalogo illustrato, con testi di Elisa Camesasca, Stefano Cecconi e Peppe Dell’Acqua che sarà disponibile durante le tappe di esposizione.


La mostra, già ospitata a Milano lo scorso ottobre e a Roma da marzo 2015, è promossa da La Società della Ragione – onlus impegnata sui temi del carcere, della giustizia e dei diritti umani – e prevede l’esposizione di quaranta disegni realizzati dall’artista milanese tra il 1951 e il 1952 in Brasile, presso l’ospedale psichiatrico di Juqueri (a cinquanta chilometri da San Paolo), dove viene invitato dal direttore Edu Machado Gomes a studiare persone e ambienti del manicomio.

In quell’ambiente ritrae, a china o a matita i grandi disturbati di mente in una serie di disegni, accompagnati da testi di Gaetano Donizetti, Allen Ginsberg, Friedrich Holderlin, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Allan Poe, William Shakespeare e altri, confluiti poi nel volume Della Pazzia realizzato nel 1977.

Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924 e scomparso a Milano nel 1995, grande protagonista della storia del design italiano, è stato, inanzitutto, architetto, grafico e pittore.

L’inaugurazione avrà luogo il 2 dicembre alle ore 18.00 con una presentazione a cui parteciperanno Franco Corleone, Ivan Novelli, Giuseppe dell’Acqua, Corrado Marcetti ed Elisa Camesasca.

L’ingresso alla mostra è libero. Per informazioni: info@chille.it o 055.6236195