Via Vittorio Veneto
174, 34170 Gorizia GO
Italia
da Giovedì 5 a Domenica 8 maggio
Parco Basaglia ex-manicomio di Gorizia
in collaborazione con Assessorato al Welfare
ed Istruzione della Provincia di Gorizia
E TU SLEGALO SUBITO
Quattro giornate di laboratorio, passeggiate e spettacoli nell’ex-manicomio di Gorizia dedicate alla Campagna Nazionale contro la contenzione, che costituisce ancor oggi, una violazione dei fondamentali diritti dell’uomo.
Foto Massimo D’Amato
Informazioni generali sull’evento
tel 335 6270739
fb | E Tu Slegalo Subito
Calendario delle giornate:
Giovedì 5 e sabato 7 maggio
ore 21:00 – (Centro diurno) Passeggiata C’era una volta…il manicomio
Viaggio – affabulazione di e con Claudio Ascoli nell’ex-manicomio di Gorizia
Ingresso 10 €. Prenotazione obbligatoria tel. 055 6270739 mail info@chille.it
Trailer di Marco Iacobelli | GORIZIA 11 e 12 novembre 2015 (2’49”)
https://www.youtube.com/watch?v=uNz4qe1n8CQ
Domenica 8 maggio
ore 17:00 – Spettacolo Siete venuti a trovarmi? di Matteo Pecorini (Centro diurno)
e a seguire E tu slegalo subito, performance del Laboratorio (Palestra Parco Basaglia)
Ingresso libero. Prenotazione consigliata tel. 335 6270739 – mail info@chille.it.
Laboratorio teatrale E tu slegalo subito dal 5 all’8 maggio:
Numero massimo di partecipanti: 20
Partecipazione gratuita: Inviare scheda di iscrizione a info@chille.it:
Luoghi e orari del laboratorio e della performance:
giovedì 5 maggio ore 15:00-19:00 Palestra Liceo Scienze Umane
venerdì 6 maggio ore 15:00 – 18:00 Palestra Parco Basaglia
sabato 7 maggio ore 15:00 – 19:00 Palestra Parco Basaglia
domenica 8 maggio ore 9:00 – 19:00 (ore 13:00 pranzo comune e poi spettacolo pomeridiano ore 17:00) Palestra Parco Basaglia
L’Assessorato al Welfare ed Istruzione della Provincia di Gorizia promuove l’evento – laboratorio rivolto agli studenti delle Scuole Superiori della Provincia di Gorizia ed aperto alla Cittadinanza.
Il biennio 2016/2017 è dedicato alla Campagna Nazionale contro la CONTENZIONE, che costituisce ancor oggi una violazione dei fondamentali diritti dell’uomo. La Contenzione come strumento “terapeutico” è stata bandita dall’Unione Europea nel 2002 ma ancor oggi viene applicata anche nel nostro paese.
Il progetto di sensibilizzazione è organizzato dalla Compagnia Chille de la balanza diretta da Claudio Ascoli. L’appuntamento sarà anche l’occasione per conoscere la storia dell’Ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia e per avvicinarsi all’attuale realtà del Centro di Salute Mentale.
“E TU SLEGALO SUBITO” è un percorso teatrale per acquisire la conoscenza di sé e la consapevolezza del proprio essere intorno ad un tema di forte valenza sociale come il superamento della contenzione, purtroppo ancor oggi presente in alcuni SPDC e altre realtà (case riposo…). Si basa sia sull’omonimo testo di Giovanna Del Giudice (partendo da quel tragico 22 giugno 2006, quando Giuseppe Casu morì nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Cagliari, dopo essere stato legato al letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito!) che sul piccolo libro di Alice Banfi “Tanto scappo lo stesso”, che narra le vicissitudini di una giovane donna sottoposta ad un terribile ed invasivo TSO in un reparto psichiatrico nel Nord.
I 20 partecipanti al laboratorio saranno totalmente isolati dal resto del mondo (senza telefonini, orologi, computer…), vivendo insieme una esperienza sull’incontro, sulla respirazione, sulla consapevolezza dei sensi. Tutti sono invitati a portare con sé un abbigliamento comodo (con uno o più cambi), qualcosa da mangiare e/o da bere, da condividere con gli altri in un piccolo momento conviviale (domenica 8 maggio).
Il laboratorio è aperto alla partecipazione di studenti, attrici/attori, danzatrici/danzatori di entrambi i sessi e particolarmente motivati, anche se privi di precedenti esperienze teatrali.
Ha l’obiettivo di far ritrovare l’origine, la creazione attraverso un lavoro di sottrazione in una ricerca di compresenza-equilibrio-contrasto tra solitudine e coinvolgimento, corpo e voce, ripetizione e differenza nello scorrere del giorno. Gli esercizi e i giochi, rivolti anche al ritrovamento del doppio e dell’oscuro che c’è all’interno di noi (e nel rapporto con e soprattutto contro l’Altro) e all’eliminazione di tutti gli ostacoli ad una libera espressione, hanno riferimento teorico nel teatro della crudeltà di Antonin Artaud, dove il termine crudeltà è da intendersi nel senso di rigore e necessità dell’agire da parte dell’Attore, finalmente creatore e non più semplice esecutore e ri-produttore di emozioni.