Chille de la balanza è una storica compagnia di teatro di ricerca nata a Napoli nel settembre 1973, riconosciuta e finanziata da Ministero della Cultura, Regione Toscana (Residenza artistica e culturale), Comune di Firenze e Città metropolitana.

La compagnia risiede dal 1998 a San Salvi, ex-città manicomio di Firenze: così decise l’ultimo direttore, dr. Pellicanò, che volle collegare l’uscita dei “matti” con l’ingresso della città nell’area dell’ex-manicomio. Per favorire questo processo chiese alla compagnia di stabilire la sua residenza in un padiglione dell’ex-ospedale psichiatrico e dar vita ad un progetto culturale pluriennale di presidio attivo (San Salvi città aperta) che, a tutt’oggi, ha visto la partecipazione di circa 600.000 persone.
Il luogo è anche una delle sedi dell’Estate fiorentina dalla sua prima edizione!
Chille de la balanza fu fondata da Claudio Ascoli: l’attività della compagnia coincide largamente con quella del suo fondatore.
Ascoli nasce in una famiglia di attori e teatranti napoletani da tre generazioni. Gli Ascoli, insieme ai Maggio, agli Scarpetta e ai De Filippo formano un po’ l’ossatura storica del Teatro napoletano a cavallo tra l’800 e il ‘900. Già da adolescente si dedica al teatro; è ammesso all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico, sia come attore che come regista, ma ben presto la lascia, soffrendo una certa mancanza di autonomia. Torna a Napoli e fonda il gruppo Chille de la balanza, che vede i suoi primi passi al Teatro, Comunque. nella via dei librai: Port’Alba.
I Chille partono da un recupero molto rigoroso delle tradizioni napoletane.
Il nome Chille de la balanza è quello degli antichi venditori di frutta ed ortaggi che – tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700 – andavano per le strade del Centro Antico, vendendo le loro mercanzie e raccogliendo storie ed aneddoti che poi ri-narravano la sera nelle osterie davanti ad un bicchiere di vino.
Ben presto il gruppo è affascinato dalle Avanguardie del XX secolo, di cui diverrà negli anni forse il più attento frequentatore in Europa. È della fine degli anni ’70 la ricerca su Apollinaire, Tzara ed altri. E proprio allora nasce la collaborazione dei Chille e poi l’amicizia con personaggi quali Henri Béhar, Michel Décaudin e Pierre Caizergues.

Contemporaneamente, sviluppa una forte attenzione verso il luogo e la performance di Teatro in strada, che, sino a quel momento, era vista da tutti come evento-festa non strutturato, più vicino alla clownerie ed all’improvvisazione che al Teatro.

Raccolgono significativi successi in Germania, Spagna e soprattutto Francia, dove incontrano Mario Dondero, il grande fotografo che ritroveranno trent’anni dopo nelle terre di Pavese e in un progetto su Pasolini, e vivono importanti esperienze con l’utilizzo di architetture gonfiabili, opere di uno straordinario artista, che diverrà loro affezionato partner per oltre 15 anni: Hans Walter Müller.
A metà degli anni ottanta la compagnia si trasferisce in Toscana e precisamente a Pontassieve, vicino Firenze, dove realizza un singolare complesso con Laboratorio, Casa-residenza e soprattutto Teatro d’Aria.
È questa una struttura innovativa, totalmente vuota e ridefinibile compiutamente ad ogni evento. Il successo è immediato. Continua la forte attenzione verso le avanguardie del XX secolo e a Firenze, nel piccolo Teatro art-déco denominato Teatro 13, prendono vita – in collaborazione/Convenzione con il Comune di Firenze ed il Quartiere 2 – singolari produzioni da lavori di Vitrac, Tzara, Malespine, Ribemont-Dessaignes e Artaud.

creazione di Hans Walter Müller

Un progetto che sta restituendo ai fiorentini una area di quasi 33 ettari nella zona di Campo di Marte, anche grazie a Passeggiando nella notte di San Salvi di e con Claudio Ascoli, che si svolge ininterrottamente dal 1999 ad oggi con oltre 600 repliche, sempre esaurite! “Passeggiando…” è riconosciuta dall’Unesco e dal Consiglio d’Europa come esempio di Passeggiata Patrimoniale.